Brexit – Come difendere i tuoi investimenti in Sterline

Brexit, siamo arrivati ad un altro punto cruciale. Si farà, non si farà?

Sarà “Hard Brexit”, cioè senza accordo oppure “Soft Brexit” cioè con accordo con l’Unione Europea? Per ora nessuno può dirlo…

Il problema per chi ha investimenti in valuta estera, in questo caso in Sterline, è l’estrema variabilità del cambio che può seriamente intaccare il capitale.

Comunque vada c’è la seria possibilità che le valute tendano a modificare il loro assetto reciproco anche nel lungo periodo. Questo potrebbe comportare una perdita molto consistente sui propri capitali investiti in valuta inglese.

Come si evince dal grafico seguente ad esempio, a fine 2018 il cambio era intorno a 0,9 EUR/GBP mentre ora è sceso a circa 0,86.

Se non abbiamo previsto delle coperture il nostro capitale avrebbe perso in tre mesi ben il 4,4% !!!

Ecco come fare per annullare questo rischio.

Hai investimenti in Sterline?

Per gli investitori che hanno titoli in valuta inglese (Sterline) la cosa migliore da fare è acquistare delle coperture.

In gergo tecnico si dice che bisogna “coprirsi dal rischio di cambio”.

Copertura dal rischio cambio

Il concetto, per chi non lo conoscesse, è molto semplice: visto che i titoli che abbiamo in portafoglio sono stati acquistati in Sterline DOPO aver cambiato i nostri Euro, allora è come se possedessimo Sterline.

Possedere Sterline in questo momento in cui non si sa che piega prenderà la Brexit ci espone ad un rischio di volatilità dei cambi molto elevata.

Ricordiamoci che i nostri investimenti in Sterline, che siano azioni, obbligazioni o altro, subiscono delle oscillazioni nel prezzo che sono determinate (semplificando molto) da due fattori:

  1. oscillazioni dovute al mercato su cui è negoziato il titolo e dal titolo stesso;
  2. oscillazioni dovute al cambio Euro Sterlina (EUR/GBP);

Mentre il primo fa parte della nostra strategia, avendo scelto di acquistare quei titoli per ragioni di investimento, il secondo invece è un fattore di rischio che dobbiamo annullare, soprattutto in questa fase di Brexit.

Esistono numerose strategie di copertura per il rischio cambio: Forex, opzioni, futures, CFD, ecc.

Strategia di copertura semplice: i CFD

Quella più semplice e che può essere applicata anche da un piccolo investitore è sicuramente acquistare dei CFD.

I CFD (Contract For Difference) sono degli strumenti derivati che replicano l’andamento del titolo sottostante. Quindi se acquisto dei CFD di Amazon il titolo replicherà l’andamento delle azioni Amazon. Se acquisto un CFD su Euro/Dollaro il titolo replicherà l’andamento del cambio.

E’ veramente molto semplice.

Quindi se voglio coprire i miei investimenti in Sterline pari ad un valore di 100’000 GBP potrò acquistare un equivalente di 100’000 EUR/GBP.

In questo modo se la sterlina scende (e quindi scende il valore dei titoli in portafoglio) il mio CFD in EUR/GBP sale dello stesso valore. Questo neutralizza di fatto la perdita.

Vale anche il contrario ovviamente: se la Sterlina sale e quindi i miei investimenti acquistano valore, il mio CFD scende azzerandone gli effetti.

E’ in pratica un gioco a somma zero.

Non è necessario avere tutto il capitale

Un aspetto importante è che non è necessario avere tutto il capitale di copertura, perché con i CFD si può lavorare anche in leva. Questo significa che il broker su cui avete il conto titoli può “prestarvi” soldi, a fronte di un interesse, per coprire la restante parte dell’investimento.

Ad esempio posso andare in copertura con 100’000 EUR/GBP impiegando solo 10’000 Euro e gli altri me li presta il Broker.

Consiglio comunque di leggere bene le condizioni dei CFD offerte dal broker o e i tassi applicati.

In breve

Ricapitolando, quando si investe in titoli in valuta diversa da quella dove è prodotto il capitale (quindi nel nostro caso diverso dall’Euro) è necessario SEMPRE provvedere alla copertura del rischio di cambio. Questo può essere fatto con una molteplicità di strumenti finanziari, il più semplice da gestire anche per un non professionista è sicuramente il CFD.

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