A proposito del Rapporto sui compensi dei Top Manager 2018 delle Società FTSE MIB

A proposito del Rapporto sui compensi 2018

Ieri ho assistito all’incontro alla Luiss in cui si presentava il rapporto sui compensi relativi al 2018 degli amministratori per un campione di società quotate nel FTSE MIB.

Potete trovare tutte le osservazioni del Il Sole 24 Ore al seguente link.

Qualche considerazione da investitore

Come investitore volevo fare alcune brevi considerazioni che penso possano essere interessanti proprio per chi investe. Cioè per chi, investendo in azioni, in qualche modo offre i propri capitali a questi manager per farli rendere.

L’analisi dell’operato degli “executives” è fondamentale nella valutazione di un’azienda.

Ogni volta che si decide di acquistare azioni di una società è sempre necessario valutare, per quanto possibile, l’operato e l’affidabilità dei manager.

Molto spesso purtroppo accade che gli interessi del Top Management non sono allineati a quelli degli investitori.

Gli investitori vogliono avere un ritorno sul capitale adeguato alle loro aspettative e tenendo conto dei rischi associati.

L’interesse dei top manager invece può essere maggiormente focalizzato al proprio prestigio, sull’influenza e, non da ultimo, sull’entità della remunerazione. L’azienda potrebbe essere una piattaforma di lancio per raggiungere le aspirazioni personali. Creando una sostanziale differenza di interessi.

Molto spesso i due punti di vista non vanno nella stessa direzione.

Cosa sono gli “Agency Costs”

In finanza questo problema è molto conosciuto e ha addirittura un nome: è chiamato “Agency Costs“.

Nel mondo anglosassone la differenza di interesse tra i manager e gli investitori viene addirittura vista come un vero e proprio costo per la Società e per gli investitori.

Gli Agency Costs sono fisiologicamente più marcati in aziende grandi che in quelle piccole. Questo perché nella fase di crescita stabile che raggiunge una grande azienda i fattori che influenzano la scelta delle figure di governo sono spesso differenti dal solo rendere più profittevole e competitiva l’azienda.

Quali aziende hanno Agency Costs ridotti?

Per alcune aziende però non è sempre così.

Infatti ci sono società dove è più facile trovare un quasi perfetto allineamento tra gli interessi degli investitori e quelli del top management.

In genere sono di due tipi:

Aziende con capitale prevalentemente famigliare

E’ spesso la discendenza del fondatore che detiene ancora il controllo sull’azienda. Avendo quindi un forte interesse economico e anche di prestigio, la famiglia tenderà ad avere un controllo più forte sui top manager e sulla scelta delle professionalità che ricoprono i ruoli executive.

Giovani aziende in fase di crescita

Queste società sono spesso guidate dal o dai fondatori. Inoltre sono probabilmente partecipate da venture capitalists. L’interesse dei soci di maggioranza è quello di far crescere il più possibile l’azienda rendendola sempre più competitiva e profittevole. Da qui uno stretto controllo dei top manager o di una partecipazione diretta.

Due considerazioni sulle retribuzioni degli “executives” del report 2018

I dati presentati ieri sono stati numerosi e molto esplicativi, Non voglio entrare nel merito di considerazioni sull’opportunità di crescita delle retribuzioni o meno.

Mi limito a fare due considerazioni come investitore.

La prima riguarda la correlazione delle retribuzioni con il fatturato dell’azienda.

Sarebbe stato molto interessante avere un’analisi del rapporto dello stipendi dei top manager con il fatturato dell’azienda e anche relativamente alle aziende dello stesso settore. In questo modo si sarebbe potuto avere una prima idea dell’entità relativa e l’eventuale scostamento dalla media dei compensi degli altri competitors. Un eccessivo scostamento dalla media potrebbe essere interpretato come un premio eccessivo al top managment rispetto all’entità della gestione dell’azienda che gestiscono (così come potrebbe essere vero il contrario).

La seconda riguarda invece la tendenza a correlare la retribuzione con il ritorno sul capitale sociale (ROE).

In questo modo, viene detto, in caso di correlazione positiva si evidenzierebbe un allineamento degli interessi degli amministratori con la profittabilità del capitale degli investitori. Non si tiene conto però di un aspetto importante. Il ROE può essere aumentato dall’amministratore attraverso un’aumento dell’indebitamento netto. E aumentando l’indebitamento netto in realtà si aumenta anche il rischio dell’azienda e quindi il rischio associato al capitale degli investitori.

Conclusione

Nell’investire in aziende che abbiano il giusto margine di sicurezza è importante, anzi è essenziale, tenere conto della qualità dei top manager. Dall’entità relativa delle retribuzioni e dai meccanismi con cui sono calcolate si può evincere se gli interessi tra investitore e management sono allineati oppure no.

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