Tre Aspetti Importantissimi che un Imprenditore Dovrebbe Conoscere prima di Investire in Borsa

Tre cose importantissime da sepere prima di investire in Azioni

L’imprenditore che decide di investire in Borsa ha un enorme vantaggio competitivo rispetto ad altri investitori. Ma prima di iniziare ad investire in Azioni è sempre opportuno che tenga conto conto dei seguenti tre aspetti fondamentali.

1 – Acquistare le Azioni di una Società significa diventare socio

Il messaggio che viene trasmesso al pubblico riguardo gli investimenti azionari è spesso estremamente distorto e fuorviante. Le immagini classiche di persone che urlano quotazioni, si affannano e corrono in tutta fretta a “piazzare” degli ordini, sono molto affascinanti ma anche molto distanti dalla realtà.

E’ altrettanto fuorviante quando vediamo i manager seduti di fronte ad una parete di schermi con sopra tantissimi grafici colorati, apparentemente pronti a cogliere le più impercettibili variazioni di prezzo.

Queste rappresentazioni sono più vicine al così detto “trading” rispetto a quello che è l’investire.

Mentre il trading, di per se estremamente rischioso, è un’attività che impegna chi lo pratica moltissime ore al giorno, l’investire in Azioni è molto meno impegnativo e compatibile con l’attività principale da imprenditore.

Rispetto al trading investire in Borsa, specialmente in Azioni, è completamente un’altra cosa.

Un’Azione è un titolo di proprietà di una quotaparte di un’Azienda. Se acquisti un’azione di Facebook diventi a tutti gli effetti un socio azionista di questa società. Proprio come, essendo un imprenditore, sei socio della tua azienda.

La differenza più importante tra l’essere socio della propria azienda e dell’esserlo di una società quotata è che esiste un mercato per vendere o acquistare un titolo azionario e questo mercato è aperto praticamente cinque giorni a settimana. E’ invece più difficile riuscire a vendere le quote della propria azienda proprio perché non esiste un mercato vero e proprio dove proporle, dove “negoziarle”.

Quindi nel momento che decidi di acquistare le azioni di una società è bene tenere a mente questo aspetto perché è un concetto fondamentale per la scelta dell’azienda da acquistare.

I prezzi delle azioni, proprio perché sono quotate su un mercato aperto e dinamico, possono modificarsi di minuto in minuto anche in modo considerevole ed in modo imprevedibile.

I motivi per cui i prezzi delle azioni subiscono queste oscillazioni sono essenzialmente due.

2 – Le Azioni salgono e scendono perché sono spinte da due forze principali

Se ti è capitato di osservare un grafico dei prezzi delle azioni di una società ti sarai resa conto che il prezzo cambia in modo radicale sia nel corso dell’anno che nel corso dei giorni o addirittura delle ore.

Il prezzo oscilla perché è spinto da due forze preponderanti che agiscono sia a breve termine, quindi nell’arco delle ore o dei giorni, sia a medio e lungo termine, quindi nell’arco dei mesi e degli anni.

La prima forza che sposta i prezzi delle azioni è quella legata agli afflussi di capitali.

I mercati azionari sono solo uno dei tanti mercati in cui la finanza mondiale investe i propri capitali. Esistono tantissimi altri mercati su cui investire come ad esempio: i mercati delle materie prime e delle commodities (oro, argento, grano, petrolio, ecc.), i mercati del debito (come i Bond e le obbligazioni sia di società che statali), le valute (il così detto “forex”), i fondi d’investimento quotati come gli ETF, le criptovalute (estremamente rischiose ma che vanno di moda adesso tra i neofiti perché sembrano la nuova panacea per diventare ricchi) e così via.

I grandi investitori, quelli che muovono miliardi di dollari o euro, spostano queste enormi masse da un mercato all’altro secondo quello che ritengono al momento meno rischioso o che presenti maggiori possibilità di crescita nel futuro.

Quando si spostano ingenti capitali i prezzi cambiano a causa della dinamica tra domanda e offerta: se i fondi d’investimento decidono che il mercato azionario è più rischioso di quello del debito allora cominceranno a spostare una parte dei loro capitali (a “bilanciare il portafoglio”) verso quest’ultimo, di conseguenza il mercato azionario subirà una variazione al ribasso mentre quello del debito salirà perché c’è maggiore domanda.

Ricordati che nei mercati finanziari i prezzi semplicemente salgono quando ci sono più investitori che vogliono acquistare (buying pressure) e scendono quando ci sono più investitori che vogliono vendere (selling pressure)

Questi spostamenti però sono estremamente difficili da prevedere e dipendono da fattori che un investitore non istituzionale (ma anche la stragrande maggioranza dei professionisti) non riesce quasi mai ad anticipare in modo ragionevole senza considerare che spesso sono anche determinati dalle mode del momento.

Di conseguenza basare le proprie decisioni di investimento su questi macro fattori risulta essere estremamente rischioso.

La seconda forza che spinge il prezzo di un titolo è la qualità dell’azienda stessa.

Se il business ha delle prospettive interessanti nel futuro, magari anche migliori di altre aziende, allora il prezzo delle azioni probabilmente salirà. Viceversa se l’azienda ha un problema o nel futuro si prevede che non riesca più ad essere profittevole come negli anni scorsi, allora il prezzo delle azioni probabilmente scenderà.

Questa seconda forza che contribuisce in modo significativo a modificare il prezzo delle azioni è quindi un aspetto essenzialmente legato alla singola azienda, al suo modello di business, al mercato in cui opera, ai concorrenti, al management, ecc.

Ma anche per comprendere e prevedere questa forza che agisce sul prezzo delle azioni le variabili in gioco sono numerose e spesso molto soggettive.

Però, proprio come per la sua azienda, questo è un territorio dove l’imprenditore si muove con un certo vantaggio e che, bene o male, conosce o comunque ha esperienza.

I guadagni si hanno nel lungo termine cioè negli anni,

non nei giorni nè nelle settimane.

E’ questo il vantaggio dell’imprenditore negli investimenti azionari. Il dover gestire la propria azienda dall’interno con tutte le sue dinamiche, gli permette di avere una familiarità e una preparazione nel valutare le aziende di cui acquistare le azioni che altri non hanno.

E come sa bene ogni imprenditore, se il business di un’azienda va bene, i guadagni si hanno nel lungo termine cioè negli anni, non nei giorni né nelle settimane.

E qui passiamo al terzo aspetto fondamentale da conoscere prima di investire in Borsa.

3 – Investire per il lungo termine

Abbiamo visto che ci sono due forze principali che agiscono sui prezzi delle nostre azioni ma che, mentre quella macroeconomica è difficile da prevedere, invece la qualità del business che rappresenta l’azione sottostante e di cui noi diventiamo soci una volta acquistata, è di più facile comprensione soprattutto per chi, di business, ne capisce, cioè l’imprenditore.

Queste due forze ce le dobbiamo immaginare che agiscono contemporaneamente sui prezzi.

Se ci riflettiamo bene, in effetti possono essere gestite dall’investitore e sfruttate a suo vantaggio.

Infatti come puoi vedere dalla figura gli spostamenti macro hanno spesso un orizzonte temporale situato nel breve termine, giorni o settimane, mentre la qualità del business, quindi il valore dell’azienda, ha un orizzonte di anni.

Alla fine, come diceva il grande investitore Benjamin Graham, nel breve termine i mercati sono spinti dalle opinioni, nel lungo termine invece sono una bilancia che pesa il valore reale dell’azienda.

In pratica possiamo sfruttare gli andamenti macro per comprare azioni di aziende ad un prezzo più basso e attendere che nel tempo il prezzo salga perché l’azienda ha un ottimo business ignorando però i sali e scendi del prezzo dovuto alle spinte dei mercati.

L’imprenditore, unendo le sue capacità e la sua esperienza alla pazienza di attendere che le sue scelte diano i frutti previsti, ha un vantaggio competitivo nell’investire in Azioni che pochi altri in effetti hanno.

Se pensi di iniziare ad investire scegliendo le migliori aziende è necessario che tu tenga conto almeno di due indicatori fondamentali, il P/E ed il ROIC.

I due indicatori da considerare sempre prima di acquistare un’Azione sono:
P/E = Prezzo su Utili (Price over Eranings)
ROIC = Ritorno sul capitale investito (Return on Invested Capital)

Questi indicatori ti aiutano moltissimo a capire se un’azione è troppo cara oppure no e la qualità del suo business e se ha la potenzialità di farti guadagnare nel tempo. E’ importante comprenderli bene ed imparare ad utilizzarli se vuoi ridurre le perdite e aumentare i guadagni nei tuoi investimenti in Azioni. Per questo motivo ho creato un report (gratuito) dove ho riassunto in modo semplice come utilizzare questi due indicatori per scegliere le azioni migliori.

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Buona lettura.

Giorgio

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